L’Io dell’Immagine
Divagazione di congedo
RACCONTI D’ESTATE (7) ultimo
da “L ‘ Io dell’Immagine” Ambrosio Paolo
editore Albatros Il Filo SrL Roma 2019 ISBN 978-88-567-9768-8
Ho sentito il mio nascere con il percepire uno stimolo compulsivo dell’autore. Ero accovacciato nello stand della mia padrona a Strasbourg quando mi sono sentito guardare e la mia coscienza -intesa come facoltà immediata di avvertire, comprendere, valutare i fatti che avvengono nella sfera dell’esperienza individuale- è stata trasposta con segno veloce e sicuro nell’immagine. Paolo Ambrosio me fecit, 2002, Personaggio, disegno automatico, matita su carta, cm. 29,7×21.
I felt my birth with perceiving a compulsive stimulus from the author. I was crouched in the stand of my mistress in Strasbourg when I felt myself being looked at and my conscience – understood as the immediate faculty of perceiving, understanding, evaluating the facts that occur in the sphere of individual experience – was transposed with a quick and sure sign into the image. Paolo Ambrosio me fecit, 2002, Character, automatic drawing, pencil on paper, cm. 29.7×21
L’arte è composta di tante tessere ed è assimilabile a un mosaico, che si compone nel tempo. Da un canto abbiamo visto che amare l’astratto comporta l’immedesimazione su concetti attribuiti. Invece con il raccontare per personaggi utilizzando il disegno con sua funzione descrittiva apriamo una finestra per ricordare una diversa possibilità di lettura dell’immagine.
Con i disegni automatici il messaggio è diretto, le immagini si guardano e si amano senza pensare a un viaggio nell’anima di cose che si conoscono già senza dovere fare appello a valori come attributi, energia, accrescimenti, materializzazione, intenzione, finalmente e completamente liberi con la propria mente. Ricordiamo il già citato W.J.T. Mitchel che propone le immagini come soggetti capaci di influenzare e avvincere. Il raccontare è insito in questa loro capacità di estasiare e affascinare. Il personaggio nella traccia dell’oscura esistenza è un simulacro che ha potuto molto o poco, di altezze sublimi o di errori imperdonabili. Presenza ignota che entra in scena col proprio Io, figura che si propone con sensazioni che suscitano lampi di luce. L’Io diventa altro da sé.
I.: In questa fabbrica dell’immaginario ogni personaggio si cimenta per se stesso privo di legami colloquiali. Sono tutti affetti dalla sindrome di Asperger?[18]. Vogliono, ma sono inibiti dalle mancanze relazionali. Lo spirito sembra mobilitato per fare cultura su un terreno da inventare per una nuova democrazia. Sono i personaggi a parlare e in noi immagini si nascondono varie sfaccettature. L’occhio si muove verso le cose che attraggono e si percepiscono subito come nel caso dei fumetti o come quando si è catturati da una musica country, senza passaggi psicologici, al di là degli stereotipi. L’entusiasmo naôf e senza preconcetti, dotato di una grande libertà generata dall’istantaneità dell’immagine, più immediata rispetto alla parola costituisce una via di adattamento all’evoluzione culturale-artistica. È un gradino di una via d’accesso, una passerella di aiuto che conduce lontano come in una catena biologica. Meravigliarsi è il primo passo psicologico verso la scoperta.
Fondamentale è la pratica del disegno, che può catturare l’immediatezza del gesto, una vibrazione, un momento magico, un’idea del pensiero. Con il disegno, la ricerca non assume carattere di predeterminazione sulla realizzazione della cosa che, dalla notte del buio totale prima della luce, viene a comporsi e a nascere dagli impulsi primitivi incanalati dalla sublimazione. Il disegno automatico incorpora la dimensione della cosa e occasiona, con la reiterata successione di apporti e istruzioni indeterminate, una vibrazione nello spazio della superficie, dove si materializza e si esprime il film dell’immagine. La cosa nasce nella fisicità attraverso la condensazione degli elementi compositivi, privi di una corrispondenza con la realtà oggettiva, che irrompono da un‘intuizione permanente.
Il disegno, nell’ossessione individuale, dialoga con il fare nel gioco dell’effimero, in una contaminazione di linguaggi che trova il solco della realizzazione attraverso un’instancabile creatività. Con l’esperienza e col tempo si possono indirizzare gli impulsi dell’istinto nell’ordine superiore della sublimazione, con l’eliminazione della realtà e di tutte le sue scenografie. In quest’ambito il silenzio permette di captare e ascoltare le voci e conversazioni dei fattori dell’indeterminato, che nella loro integrazione trovano un giustificativo nell’armonia.
Sulla scena artistica mondiale vediamo un’enormità di tendenze artistiche supportate da molteplici istituzioni pubbliche e private. Per contro, i vari premi attribuiti a molti artisti non hanno portato movimenti artistici a loro attribuibili.
Per la sua libertà di forma, e il non rispetto delle regole, questo scritto costituisce un’improvvisazione. Un elzeviro con i pesci rossi falsamente liberi in un acquario. Non è uno scritto che produca sintesi, al più è possibile trarne qualche scheggia dalla quale affiori l’enigma dell’arte, che quanto più l’osservatore la comprende tanto più viene tormentato dal pensiero di ciò che essa è.
Lieto fine per designare, disegnando, lo sviluppo di un intrigo nella corrente dell’esistenza sulla scena di teatro, in opposizione a ciò che accade quando lo sguardo trascina la bellezza ignorata nella banalità quotidiana. In ogni occasione è l’atteggiamento nei confronti degli eventi a guidare l’osservatore verso quell’incanto che li rende unici e degni di essere vissuti.
“L’Arte è magia liberata dalla menzogna di essere”.
T.W. Adorno, Minima Moralia
Art is made up of many tiles and is similar to a mosaic, which is composed over time. On the one hand we have seen that loving the abstract involves identifying with attributed concepts. Instead, with the story by characters using the drawing with its descriptive function, we open a window to remember a different possibility of reading the image.
With automatic drawings the message is direct, the images look and love each other without thinking about a journey into the soul of things that are already known without having to appeal to values such as attributes, energy, enhancements, materialization, intention, finally and completely free with your own mind. We recall the aforementioned W.J.T. Mitchel who proposes images as subjects capable of influencing and captivating. Telling is inherent in their ability to enthrall and fascinate. The character in the trace of the dark existence is a simulacrum that has been able to much or little, of sublime heights or unforgivable errors. An unknown presence that enters the scene with its own ego, a figure that presents itself with sensations that arouse flashes of light. The ego becomes other than itself.
I .: In this factory of the imagination, each character engages himself without any colloquial ties. Are they all affected by Asperger’s Syndrome? [18]. They want, but they are inhibited by relational shortcomings. The spirit seems mobilized to create culture on a terrain to be invented for a new democracy. It is the characters that speak and in us images various facets are hidden. The eye moves towards things that attract and are immediately perceived as in the case of comics or as when one is captured by country music, without psychological passages, beyond stereotypes. The naïve enthusiasm without preconceptions, endowed with great freedom generated by the instantaneousness of the image, more immediate than the word, constitutes a way of adapting to cultural-artistic evolution. It is a step of an access road, a help walkway that leads far as in a biological chain. Wonder is the first psychological step towards discovery.
The practice of drawing is fundamental, which can capture the immediacy of the gesture, a vibration, a magical moment, an idea of thought. With drawing, the research does not assume the character of predetermination on the realization of the thing which, from the night of total darkness before light, comes to be composed and born from the primitive impulses channeled by sublimation. The automatic drawing incorporates the dimension of the thing and creates, with the repeated succession of indeterminate inputs and instructions, a vibration in the space of the surface, where the film of the image materializes and expresses itself. The thing is born in physicality through the condensation of the compositional elements, devoid of a correspondence with objective reality, which burst from a permanent intuition.
Drawing, in individual obsession, dialogues with doing in the game of the ephemeral, in a contamination of languages that finds the groove of realization through tireless creativity. With experience and over time, the impulses of instinct can be directed to the higher order of sublimation, with the elimination of reality and all its sets. In this context, silence allows you to capture and listen to the voices and conversations of the factors of the indeterminate, which in their integration find a justification in harmony.
On the world art scene we see an enormous amount of artistic trends supported by multiple public and private institutions. On the other hand, the various prizes awarded to many artists have not resulted in artistic movements attributable to them.
Due to its freedom of form, and non-compliance with the rules, this writing constitutes an improvisation. An elzeviro with falsely free goldfish in an aquarium. It is not a piece of writing that produces synthesis, at most it is possible to draw some fragments from which the enigma of art emerges, which the more the observer understands it the more he is tormented by the thought of what it is.
Happy ending to designate, by drawing, the development of an intrigue in the current of existence on the theater scene, in opposition to what happens when the gaze drags the ignored beauty into everyday banality. On every occasion, it is the attitude towards events that guides the observer towards that enchantment that makes them unique and worth living.
“Art is magic freed from the lie of being”.
T.W. Adorno, Minima Moralia
[18] Sindrome di Asperger: disturbo pervasivo dello sviluppo con persistente compromissione delle interazioni sociali; Si hanno interessi particolari; Soggetti neurotipici con stile. Essere con cognitivo diverso.