Since its foundation in 1993 Arkivio gallery is attentive on an international level for the discovery of emerging artists of the highest standard. Since the year 2000 ARKIVIO GALLERY has presented its artists in 150 international Art FAir all over Europe
Qual è il tuo messaggio?
Spesso partendo da disegni automatici e lavorando in modo ossessivo si ha la creazione degli attributi dell’immagine che attraverso la consapevolezza trova la soluzione espressiva. I segni che compongono le immagini sono lettere di un alfabeto senza grammatica che non trovano giustificazione nel valore del singolo ma in quanto parte di un insieme della comunicazione.
Cosa rende la tua arte sorprendente e degna di essere menzionata?
Nella pittura, dopo la firma Ambrosio ha spesso scritto “me fecit” dando all’immagine la soggettività. Il suo saggio “L’Io dell’Immagine” (Albatros editore Roma, 2019), è impostato su questa particolarità.
Dopo anni di preparazione si è orientato verso una pittura dotata di una fondante atteggiamento gestuale ed ha sviluppato una sua propria modalità che trae vantaggio dell’immediatezza del gesto-segno espresso nei disegni automatici, ritratti e autoritratti.
Qual è l’aspetto unico delle tue opere d’arte? Scrivi un elenco con tutte le caratteristiche che rendono le tue opere riconducibili a te (soggetti rappresentati, tecnica, tematiche, stile.)
Anni 1970 -Le opere sono divise per anno di esecuzione. Sono eseguite con tecniche diverse e originali. (Vedi Tintotela anni 1970)
Anni 1980-Gli effetti d’illusione sono legati alla purezza del gesto. Il gesto-segno dell’IMAGE-ART dà una vertigine e vibrazioni relative. Nelle elaborate superfici le ambiguità spaziali mettono in scena reazioni visive.
Anni 1990–L’intuizione del segno-gesto, le tracce, portano ad una oscillazione e squilibrio dei piani suggerendo nuove realtà. E’ un disallineamento che è motivo capace di dare un impulso in quanto la creatività non esiste senza sensibilità.
Anni 1990–L’alternanza costante nell’uso di sottili garze della carta igienica suggerisce la profondità dello spazio. Le garze apportano, pur in una sottesa e dissacrante concettualità, fasci di gesti che si maturano nel segno.
-Il GESTO è incorporeo ma la materia è invitata suggerisce il significato grafico e la colorazione psicologica per una realtà dentro e fuori di noi.
In sostanza Ambrosio Paolo nell’IMAGE-ART non rivela una scuola di appartenenza ma la sua propria dimensione di ricerca dagli anni 1965. Quando è davanti ad una tela o ad un lavoro da creare ed eseguire non c’è nessun Maestro che lo aiuti. Ambrosio è solo col suo senso di responsabilità. I clienti si relazionano con la sua dimensione umana. Ambrosio fa da sé e ha il coraggio di dirlo. Non pensa di garantire qualcosa in più dicendo di essere di una scuola. E’ autonomo conoscendo tutte le scuole, le tendenze e la cultura dell’arte. I suoi lavori sono tutti originali e personali. Ciascuno ha un suo proprio spirito.
Cosa ti distingue dagli altri artisti?
L’Arte non per riflettere come in un grande specchio tutte le peripezie, le variazioni, le ripetizioni all’infinito della storia, ma creare la sua propria storia.
Ambrosio si è trovato in simbiosi con la miniera di idee e di spunti di Roland Barthes in (Carte-Segni, Roland Barthes, 1981, Electa). La ricerca di Ambrosio, infatti, dal 1970 adotta il sistema per prova ed errore che dopo severe e controllate prove, ove il pensiero può venire accolto o no, porta a realizzare qualcosa di inevitabile. Nell’IMAGE-ART Il gesto-segno teorizzato da Roland Barthes si evidenzia nelle intuizioni individuali di Ambrosio.
Quali sono i tuoi punti forza
L’IMAGE-ART è una pratica artistica che a partire dagli anni’70 utilizza la capacità dell’occhio di gestire il GESTO. Ambrosio mostra il GESTO sulle tracce del movimento della mano ove affiora una forma espressiva, un SEGNO che dà libertà al GESTO. Nella pratica il Gesto accende le risorse e rende possibile trasporre l’insieme delle speranze del nostro desiderio.